
Un giorno in un vicolo di Napoli passa un uomo. Un pappagallo da un balcone al terzo piano, gli urla: "Ricchio', Ricchio'!... Femmnell'!!" (facendo gesti con le ali alle orecchie, per scherno). L'uomo non crede ai suoi occhi ed arrabbiato se ne va. Il secondo giorno la cosa si ripete ed l'uomo se ne va ancora piu' arrabbiato. Il terzo giorno la cosa si ripete ancora, ma stavolta l'uomo e' deciso ad andare in fondo. Sale per le scale del palazzo e, dopo aver bussato alla porta del relativo appartamento, chiede alla persona venuta ad aprirgli se il volatile fuori sul balcone fosse il suo. Il signore conferma e, dopo aver sentito le lamentele dell'uomo, riempie di botte il suo pappagallo in sua presenza. Il quarto giorno l'uomo ripassa dal vicolo e guarda in direzione del famoso balcone e nota che il pappagallo e' mezzo spennacchiato, ha un occhio nero, una zampa ingessata ed un'ala fasciata, ma non proferisce alcuna frase. L'uomo a quel punto (per sfottere il pennuto) gli chiede: "Allora, come va?... Ti vedo un po' giu' oggi...". Il Pappagallo con distacco fa un verso di superiorita' senza rispondere se non con un noncurante "Ttss...". Ed l'uomo insiste: "Come mai non parli oggi?". A quel punto il pappagallo, sentendosi veramente sfottuto, sfiorando piu' volte l’orecchio con la sua unica ala integra risponde: "Io con i ricchioni non ci parlo!!!".