Il frustrato studente Whew Wu stava battendo la testa contro un albero di betulla dopo una notte fallita con la bibliotecaria, Sue Mi. Non aveva combinato niente con la prosperosa assistente alla lettura fin dal loro primo appuntamento, quando si punse con uno spino e divenne terribilmente passionale. "Perché non pungerla ancora?", si chiese. Tirò via alcuni rametti dalla betulla, li affilò, sgattaiolò di nuovo verso la baita del sex symbol dormiente e si infilò silenziosamente nel suo letto. Non ricordando dove l'avesse punta lo spino, inserì tutti i rametti che aveva su Sue Mi, girandoli gentilmente per non farle sentire alcun dolore, coprendole la schiena, i fianchi, il davanti e la testa. Sue Mi si svegliò di colpo, presa da calorie nucleari, e prese Whew Wu in un abbraccio lussurioso, succhiandogli la lingua nella sua bocca vogliosa e cominciò a gridare di sazietà. Anche Whew Wu cominciò a gridare, non di sazietà ma dall'agonia derivata da migliaia di aghetti acuminati, che aveva dimenticato di togliere prima dell'attacco di Sue Mi. "IIIIEEEEEE!!!" strillò, ormai prossimo alla morte e all'orgasmo contemporaneamente. "Se solo mi fossi ricordato dove mettere l'ago non starei morendo ora!", disse.

Morale della storia: Qualsiasi cosa abbiate di piccolo funziona meglio se sapete dove metterlo.