Credevano di aver adottato una bambina di sei anni proveniente dall'Ucraina, ma la piccola ha da subito mostrato atteggiamenti strani che hanno fatto impensierire la coppia. I genitori adottivi sono rimasti poi sotto shock quando hanno scoperto che in realtà si trattava di una persona adulta, affetta da nanismo, che addirittura, sostengono, avrebbe minacciato di uccidere i loro altri figli. Sembra la trama di un film ma è una storia vera accaduta in Indiana, negli Stati Uniti. Il fatto risale al 2010 ma ora è tornato alla ribalta perché il canale Investigation Discovery gli ha dedicato un documentario: The Curious Case of Natalia Grace (Il curioso caso di Natalia Grace).

 

Come racconta il Daily Mail, Michael Barnett e sua moglie Kristine adottarono Natalia il 26 aprile 2010, credendo fosse una bambina di sei anni. Ma le cose hanno preso rapidamente una brutta piega e i due hanno raccontato che la presunta bambina era diventata violenta. A quel punto, e in base anche ad altri indizi, hanno iniziato a sospettare che fosse un'adulta che si spacciava per una bambina. I due hanno denunciato la cosa ma erano ancora legalmente responsabili della presunta bambina, e quindi hanno presentato una petizione a un tribunale per modificare l'anno di nascita di 14 anni, petizione che è stata accolta nel 2012, cambiando legalmente l'età della nana di origine ucraina da nove a 23 anni.

La coppia ha detto che la donna, durante la sua permanenza nella loro casa, avrebbe "minacciato di accoltellare" i loro figli. "Ha cercato di avvelenare e uccidere mia moglie", ha dichiarato Michael, "una notte ho aperto gli occhi e Natalia era in piedi ai piedi del letto con un coltello in mano". "Non mi sentivo assolutamente al sicuro con Natalia", afferma il figlio Jake nel documentario.

 

I Barnett dopo la scoperta cacciarono di casa la finta bambina dopo averle procurato un appartamento, e per questo furono accusati di negligenza nei confronti di un minore, accusa da cui sono stati poi scagionati quando è venuta alla luce la verità. Michael Barnett nel trailer del documentario afferma che Natalia Grace è una "adulta sociopatica mascherata da bambina", e viene ripreso mentre singhiozza e prende a pugni il pavimento, tremando di rabbia, mentre urla che i membri della sua famiglia sono stati "tutti abusati". "Siamo stati tutti abusati. Odio tutto questo", grida.