Un tizio a bordo di una bella Ferrari incontra un amico che gli chiede come vadano gli affari. E lui risponde: "Beh, sai, adesso vanno bene, ma all'inizio e' stata dura. Per fare i soldi ho deciso di mettere su un casino. Ho comprato un palazzo di tre piani: al primo piano ci ho messo le giovani con meno di 21 anni per quelli che desiderano la carne fresca; al primo piano le donne dai 21 ai 40 anni per quelli che desiderano le donne piene di esperienza; e al terzo piano gli uomini per quelli che cercavano qualcisa di alternativo". E l'amico: "Ma dimmi con quanto personale hai iniziato?". "Beh, all'inizio eravamo solo io, mia moglie e mia figlia!"."
Un pastore è con il suo gregge in un remoto pascolo quando arriva una Jeep Cherokee e in una nuvola di polvere si ferma davanti a lui. Il conducente, un giovane con un vestito Brioni, scarpe Gucci, occhiali RayBan e cintura YSL scende dall'auto e chiede al pastore: "Se le dico esattamente quante pecore sono qui al pascolo me ne darete una?". Il pastore guarda il tizio e poi il gregge e gli risponde: "Certo". Il tipo parcheggia, prende il portatile, lo collega al telefono satellitare, si connette con la NASA, richiama il sistema di navigazione satellitare, analizza l'area, apre un database con circa 60 complesse formule Excel. Alla fine stampa 150 pagine con la sua stampante portatile miniaturizzata, passeggia intorno al pastore e gli dice: "Avete esattamente 1586 pecore!". Il pastore risponde: "Esatto! Come da accordo prendete pure una pecora" e guarda il tizio scegliere la bestia e caricarla sulla Jeep. A quel punto il pastore: "Se vi dico esattamente qual e' il vostro lavoro, mi restituite la pecora?". "Ok, perché no" risponde il giovane. "Voi siete un consulente" dice il pastore. "Esatto " -risponde il giovane- "come l'avete azzeccato?". Il pastore: "Facile, siete spuntato qui senza che nessuno vi avesse chiamato, volete essere pagato per risolvere un quesito di cui già conosco la risposta e non sapete nulla dei miei affari perché avete preso il mio cane".
Un tizio entra in un negozio di animali per comprare un pappagallo. Il negoziante avverte che ne ha solo tre e molto costosi. Il primo costa 5 mila Euro ed e' in grado di programmare un computer, il secondo costa 25 mila Euro e oltre che a programmare e' in grado di progettare computer. Il terzo costa 50 mila Euro. Il tizio incuriosito chiede: "E questo cos'ha di speciale?". E il negoziante: "Non so, ma gli altri due lo chiamano professore!"
Un tizio entra in un ristorante senza un Euro, chiama il cameriere e gli dice: "scommetiamo un pranzo, se io riesco ad indovinare che cosa hai servito poco fa annusando solamente le posate sporche? il cameriere sicuro di se gli porta le prime due posate.Il tizio annusa ed esclama:"TAGLIATELLE AL RAGU' E GNOCCHI CON GLI SCAMPI. Giusto esclama il cameriere. E il tizio ripete:"ORA PORTAMI LE POSATE DEI SECONDI PIATTI. Il tizio riannusa nuovamente ed esclama:" VITEL TONNE' ED AGNELLO ALLA BRACE. Giusto esclama il cameriere tutto preoccupato. "ED ORA INFINE PORTAMI LE POSATE CON CUI HAI SERVITO LA FRUTTA" dice il tizio. A questo punto il cameriere veramente preoccupato di perdere la scommessa, va in cucina prende il cucchiaio della frutta chiama la cameriera Maria le alza la gonna e glielo strofina nelle parti intime, torna in sala e sicuro di se porge le posate al tizio. Il quale le prende annusa, riannusa nuovamente ed esclama: "MINCHIA QUA' LAVORA MARIA ADESSO???
Al ristorante un tizio chiede un pollo padovano. Quando il cameriere gli porta il pollo il tizio gli infila un dito nel sedere e poi scaglia il pollo lontano urlando: "Ho detto che voglio un pollo di Padova e questo pollo invece e' di Trento! ". Il cameriere torna in cucina, prende un altro pollo e lo porta al cliente. Ma anche questa volta il cliente dopo aver messo un dito su per il sedere al pollo, va su tutte le furie gridando: "Ma questo pollo e' di Bologna!". Il cameriere torna in cucina e racconta l'avvenuto al cuoco che esclama: "Perbacco, finalmente un vero intenditore! " e prepara questa volta un vero pollo di Padova. Il cliente mette il dito su per il sedere al pollo ed esclama contento: "Questo si' che e' un vero pollo di Padova! ". Finito il pasto il signore paga il conto e sta per andarsene quando il cameriere gli si avvicina e sottovoce, sulla porta di uscita, gli chiede: "Mi scusi, non vorrei importunarla, ma io sono un trovatello; non potrebbe dirmi almeno di che citta' sono originario? ".