Un tizio risponde ad un'inserzione di una ditta che cerca un capo-personale. Si presenta e il Direttore che gli chiede: "Ha qualche diploma?". "Qualche diploma? Ma ho 4 lauree". Il Direttore continua: "Ah, bene...e parla qualche lingua straniera? ". "Ma scherza? 9 lingue, compreso il giapponese". Il direttore sembra contento e chiede ancora: "Ma ha delle referenze?". "Ma scherza? Sono stato Direttore Generale della Standa, dell'ESSO, della Volvo e in Giappone della Honda! ". Il Direttore insiste ancora: "Guardi che qui c'e' da lavorare molto". "Non c'e' problema: io lavoro anche 80 ore la settimana!". Il Direttore sembra convinto: "Bene, ma per finire, voglio precisare che lo stipendio e' modesto". E il tizio: "Non si preoccupi: a me basta poco per vivere e non ho hobby costosi". Il Direttore a questo punto si convince, si congratula con l'uomo per l'assunzione e poi aggiunge sorridendo: "E adesso mi puo' dire se ha qualche difetto?". "Ma no, non direi ... forse ogni tanto sparo qualche cazzata...! ".
Il Direttore all'impiegato
Il Direttore all'impiegato: "E' già la quinta volta che arriva tardi questa settimana, cosa devo pensare io?"
"Semplice signor Direttore.. che è Venerdi!"
Le leggi per i programmatori di computer
1 "Qualsiasi programma, quando funziona, e' obsoleto".
2 " Qualsiasi nuova versione di un programma costa di piu' e ci mette di piu'".
3 "Se un programma e' utile, dovra' essere cambiato".
4. Se un programma e' inutile, dovra' essere documentato.
5. Ogni programma si espandera' fino ad occupare tutta la memoria disponibile.
6. Il valore di un programma e' proporzionale all'ingombro del suo output.
7. La complessita' di un programma si arresta dopo aver oltrepassato le capacita' del programmatore.
Il direttore del personale di un grande albergo di Roma riceve un uomo, Antonio Martini, che si presenta per il posto di maitre: "Ha delle referenze?". "Sono stato maitre al Grand Hotel di Rimini, di Cortina e di Taormina". Il direttore si reca nell'ufficio accanto e telefona al Grand Hotel di Rimini: "Conoscete un certo Antonio Martini che ha lavorato per voi? ". "Certo, Antonio il lercio. Lo chiamavamo cosi' perche' era sempre sporco, una vera indecenza. L'abbiamo dovuto licenziare". Subito dopo il direttore telefona al Grand Hotel di Cortina: "Conoscete un certo Antonio Martini? ". "Certo, Martini il bestemmiatore. Non faceva altro che bestemmiare e dire parolacce. L'abbiamo licenziato". Il direttore telefona infine al Grand Hotel di Taormina e chiede notizie di Antonio Martini: "Chi? Antonio il finocchio? L'abbiamo dovuto licenziare perche' era un gay e infastidiva tutti i clienti". A questo punto il direttore torna dall'uomo e gli dice: "Va bene, la voglio prendere in prova. Ma mi stia bene a sentire. Voglio che sia sempre elegante e pulito. La prima volta che la vedo in disordine la licenzio. E soprattutto nessuna parolaccia, altrimenti se ne va di volata. E per finire, Antonio, vieni qui e dammi un bel bacione prima di iniziare a lavorare".
Il toro e il leprottino
Una lepre ferita sta' cercando di mettersi in salvo dal cacciatore, e si va a rifugiare sotto le gambe di un toro gigantesco.Il toro come la vede con aria sbruffolegna gli dice:"CHE HAI, BEL CONIGLIETTO!!!La lepre gli fa:"EH!!!UN CACCIATORE DI MI HA SPARATO E SONO FERITO!!!il toro ancora con aria da sbruffone replica:"UH!!!E TU CON QUELLE ORECCHIE COSI' GRANDI POSSIBILE CHE NON HAI SENTITO IL PERICOLO? La lepre alza la testa guarda in su e gli dice:"E TU CON QUELLE PALLE COSI' GRANDI POSSIBILE CHE PORTI LE CORNA!!!!!!!!!!!!!!!!
Un avaro in prigione
Un avaro in prigione: "Perche' sei qui tu?". "Perche' ho rubato dei gioielli infrangendo la vetrina con un mattone". "E ti hanno preso sul fatto?". "No, il giorno dopo quando sono andato a riprendermi il mattone!".