Due settimane fa, in occasione del mio 45esimo compleanno, non mi sentivo troppo su. Scendo giu' per la colazione, sapendo che mia moglie sarebbe stata carina e mi avrebbe detto "Buon Compleanno" e forse mi avrebbe anche regalato qualcosa. Lei non mi dice neanche "Buon Giorno", per non parlare del "Buon Compleanno". Io penso: "Beh, questo e' quello che fanno le mogli". I bambini se ne ricorderanno. Scendono per la colazione e non dicono una parola. Uscendo per andare in ufficio mi sentivo ancora piu' depresso e nervoso. Entrando in ufficio, la mia segretaria, Simona, mi dice: "Buon Giorno, capo, e Buon Compleanno". Mi sono cominciato a sentire un poco meglio, qualcuno se ne era ricordato. Lavoro fino a mezzogiorno, quando Simona bussa alla porta e mi dice: "E' una giornata cosi' bella fuori ed e' il tuo compleanno, perche' non andiamo fuori a pranzo, io e te soltanto ?!!". Io le rispondo: "Perdio, e' la cosa piu' bella che ho sentito da stamattina, andiamo". Andiamo a pranzo, non dove andiamo di solito, ma in una simpatica trattoria a conduzione familiare, in campagna. Beviamo anche un poco di buon vino e ci godiamo il pranzo. Tornando verso l'ufficio Simona mi fa: "Sai, e' una giornata cosi' bella, perche' dobbiamo tornare in ufficio ? Andiamo a casa mia...". Ovviamente le rispondo di si. Dopo essere arrivati a casa sua, beviamo un paio di whisky, fumiamo una sigaretta, e Simona mi dice: "Se non ti dispiace, credo che sia meglio se vado un momento di la' nella stanza da letto a mettermi addosso qualcosa di piu' comodo...". Anche questa volta, quasi col fiatone, le rispondo: "Certo, Simona". Lei va nella stanza da letto e dopo circa sei minuti ne esce fuori ... portando una immensa torta di compleanno, seguita da mia moglie e dai miei bambini. Tutti cantavano "Tanti Auguri a te" ... ed io ero li', sdraiato sul divano ... con niente addosso tranne i calzini ...
Ora ditemi, ho fatto bene o no a licenziare la mia segretaria
Alle poste in un paesino arriva un commissario incaricato di verificare il livello culturale
dei dipendenti. Questi vengono chiamati uno ad uno per un breve colloquio. Entra il primo.
Allora, iniziamo con qualcosa di semplice Conti da 1 a 10. Il primo conta: "1, 3, 5, 7, 9".
Ma come? E i numeri pari?". "Sa, io consegno la posta solo a sinistra". "D'accordo, d'accordo, vada pure". Entra il secondo. "Bene, faccio anche a lei una domandina facile facile.
Conti fino a 10". "2, 4, 6, 8, 10". "Ok, ok! Ho capito! Lei consegna la posta solo a
destra. Va bene, vada pure". Entra il terzo. "Allora, speriamo che lei sappia contare".
"Beh, certo. 1, 2, 3, 4, 5...". E il commissario, stupito: "Complimenti, ma lei non consegna la posta?". "No, no, io ho un titolo di studio. Lavoro in ufficio!". E il commissario: "Complimenti! Continui ancora". "Certo ... 6, 7, fante, cavallo e re!".
"Capo, posso uscire due ore prima oggi? Mia moglie vuole andare per negozi con me..."
"Non se ne parla nemmeno!" "Grazie, capo, lo sapevo che non mi avrebbe lasciato nei casini!"
Un uomo compra un pappagallo molto intelligente che ha pero' il vizio di cantare tutto il giorno "Bandiera Rossa". Un giorno la moglie scocciata mentre il marito e' al lavoro riempie di botte il povero pappagallo e lo lascia a terra per morto. Quando il marito ritorna a casa vede il pappagallo in terra e lo soccorre subito; il pappagallo si alza ancora dolorante e chiede: "Finalmente! Sono andati via i fascisti??".
Due pazzi sono tra loro amici, paiono stare bene e non avere piu' fissazioni e comportamenti strampalati, cosi' i medici provano a studiarli se e' il caso di mandarli a casa. Viene regalato ad entrambi un coniglietto. Il primo dei pazzi risponde male, ci sta sempre seduto sopra la schiena, con le orecchie fra le mani, ghignando "brum, brum, bruuum, moooo, moooooooooo, moooooooo..." a mo' di moto. Il secondo pare reagire normalmente, sta tutto il giorno ad accarezzarlo, pare parlargli in sottovoce. Tutto cio' per una settimana intera, dopo la quale i medici vanno dal secondo "paziente" comunicandogli la loro decisione: "Abbiamo deciso di farla tornare a casa, cosa che invece non possiamo per il suo amico, che sembra proprio "partito". "Come e' partito? Porca miseria..." e sale anche lui sul suo coniglio "brum, brum, bruuum" e sfreccia velocemente "mooooo, moooooooooo, moooooooooOOOOOO"
Alcuni consigli per far irritare la gente:
- Lasciate la fotocopiatrice impostata su una riduzione formato del 200%, 42x58 cm, inchiostratura extra-forte, 99 copie.
- Andate in un ristorante, rifiutate di sedervi ad un tavolo, e semplicemente mangiate le mentine offerte gratuitamente alla cassa.
- Imparate a imitare il rumore del fax e del modem.
- Se avete un occhio di vetro picchiettatelo occasionalmente con la penna mentre parlate con qualcuno.
- Insistete per tenere accesi i tergicristallo della vostra auto in qualsiasi condizione di tempo "per regolarne il funzionamento".
- Ripetete la seguente conversazione almeno dodici volte: "Scusa, l'hai sentito?", "Che cosa?", "Ah, non importa, ormai se n'è andato".
- Terminate ogni vostra frase con le parole: "Secondo le profezie".
- Aggiustate il colore delle immagini alla televisione in modo da ottenere il viso della gente verde, insistendo che per voi è meglio così.
- Pinzate i fogli di carta nel mezzo della pagina.
- Suonate il clacson e salutate in macchina la gente, anche se non la conoscete.
- Mentre assistete ad un opera, canticchiate udibilmente anche voi le arie.
- Andate ad un recital di poesie, e domandate perché non facciano quasi mai rima.
- Fate ai vostri colleghi domande misteriose, e scribacchiate le loro risposte in un blocco per appunti.
- Borbottate qualcosa al riguardo dei profili psicologici.