LA LETTERA DELLA MAMMA Caro figlio, ti scrivo queste poche righe per farti sapere che sono ancora viva. Scrivo lentamente perche' so che non sai leggere in fretta. Tuo padre ha un nuovo lavoro molto soddisfacente. Ora ha 500 uomini sotto di lui. Taglia l'erba al cimitero. Ho trovato una lavatrice nella nuova casa quando ci siamo trasferiti, ma non funziona tanto bene. La scorsa settimana ci ho messo dentro una dozzina di camicie, ho tirato la catena e non le ho piu' ritrovate. Tuo zio Mario e' morto affogato in una vasca di vino della azienda vinicola. Alcuni suoi colleghi si sono tuffati per salvarlo, ma li ha respinti con coraggio. Abbiamo cremato il corpo. Ci sono voluti tre giorni per spegnere il fuoco. Ha piovuto solo due volte la scorsa settimana. La prima volta per quattro giorni e la seconda per tre. E' meglio che vada ora, tua sorella Lucia ha appena avuto un bambino questa mattina. Non so ancora se e' un maschietto o una femminuccia, quindi non posso dirti se sei diventato zio o zia. Con affetto, Mamma.
IL BAMBINO GUARDA L'ALBUM DI MATRIMONIO DEI GENITORI...
MAMMA MA CHI E' QUESTO BEL GIOVANOTTO QUI CON TE NELLA FOTO ???
E' PAPA' TESORO !!! MA ALLORA CHI E' QUEL SIGNORE GRASSO E CALVO CHE ABBIAMO QUI IN CASA ???
Una signora va in Comune, seguita da 15 bambini. Vuole chiedere una sovvenzione governativa per famiglie numerose.
"Oh!", dice l'impiegata allo sportello, "Sono tutti suoi?"
"Sì, sono tutti miei!", dice la madre, scocciata perché ha sentito questa domanda già mille volte.
Torna dai bambini e comanda: "Siediti, Andrea!", e tutti i bambini si siedono.
"Allora", dice l'impiegata, "Compiliamo insieme questa richiesta. Prima di tutto ho bisogno dei nomi di tutti i bambini!"
"Questo è il più vecchio - si chiama Andrea!"
"Bene. Il prossimo?"
"Anche questo qua si chiama Andrea!"
L'impiegata alza il sopracciglio. E scrive un figlio dopo l'altro: i quattro più vecchi si chiamano tutti Andrea. Poi viene la figlia la più vecchia; anche lei si chiama Andrea.
"Ho capito", dice l'impiegata, "Lei ha chiamato 'Andrea' tutti i suoi figli!?"
"Sì, questo semplifica molto le cose. Quando è ora che i bambini si alzino e vadano a scuola, io grido: 'Andrea! Alzarsi!' E se la cena è pronta, anche in quel caso grido solo: 'Andrea! Mangiare!'.
E se uno dei bambini vuole correre sulla strada io grido solamente: 'Andrea! Stop!' e tutti i bambini si fermano. Dare a tutti bambini il nome 'Andrea' è stata l'idea migliore delle mia vita!"
L'impiegata riflette un momento, aggrotta le sopracciglia e domanda pensosa: "E che cosa succede se lei vuole chiamare solamente un bambino e non tutta la truppa?"
"Molto semplice: lo chiamo con il suo cognome!"
Una persona come animale domestico ha un pastore tedesco mentre il suo vicino, in una gabbietta al riparo dalle intemperie, ha un coniglietto. Una sera, tornando a casa, il padrone del cane vede che il suo caro animale ha tra i denti il coniglietto bianco. Si butta al salvataggio del coniglietto e tira qualche scapaccione al cane. Il coniglietto fortunatamente non sanguina, ma e' solo un po' sporco di terra quindi lui lo ripulisce, scavalca e lo va a rimettere in gabbia. Il giorno dopo al risveglio vede che davanti alla casa del vicino c'e' un'ambulanza e va ad informarsi. "Signora cosa e' successo ?". "Ehhh... Mio marito ha avuto un attacco cardiaco". "Come mai ?". "Ehhh... Due giorni fa aveva sotterrato il coniglio morto e oggi se lo e' ritrovato dentro la gabbia !! ".
Una notte un gattino incontra un gruppo di gatti e gli dicono:-gattino vieni con noi che si va a trombare?- -Io non ho mai trombato vabbene vengo- Allora i gatti si recano in una via dove abitano diverse gatte e cominciano:-Miao miao miaao- Dopo 5 minuti qualcuna si affaccia e getta loro un secchio d'acqua gelata. I gatti continuano:-Miaao miaaaao- e arriva loro un'altra secchiata d'acqua, allora il gattino fa:-ragazzi io trombo altri 5 minuti poi vado a casa!!!
Il direttore del personale di un grande albergo di Roma riceve un uomo, Antonio Martini, che si presenta per il posto di maitre: "Ha delle referenze?". "Sono stato maitre al Grand Hotel di Rimini, di Cortina e di Taormina". Il direttore si reca nell'ufficio accanto e telefona al Grand Hotel di Rimini: "Conoscete un certo Antonio Martini che ha lavorato per voi? ". "Certo, Antonio il lercio. Lo chiamavamo cosi' perche' era sempre sporco, una vera indecenza. L'abbiamo dovuto licenziare". Subito dopo il direttore telefona al Grand Hotel di Cortina: "Conoscete un certo Antonio Martini? ". "Certo, Martini il bestemmiatore. Non faceva altro che bestemmiare e dire parolacce. L'abbiamo licenziato". Il direttore telefona infine al Grand Hotel di Taormina e chiede notizie di Antonio Martini: "Chi? Antonio il finocchio? L'abbiamo dovuto licenziare perche' era un gay e infastidiva tutti i clienti". A questo punto il direttore torna dall'uomo e gli dice: "Va bene, la voglio prendere in prova. Ma mi stia bene a sentire. Voglio che sia sempre elegante e pulito. La prima volta che la vedo in disordine la licenzio. E soprattutto nessuna parolaccia, altrimenti se ne va di volata. E per finire, Antonio, vieni qui e dammi un bel bacione prima di iniziare a lavorare".