C’è una notizia che apparentemente dovrebbe fare sentire gli uomini più virili, ma non è una bella notizia. La lunghezza del membro sarebbe aumentata del 24% a causa delle esposizioni a sostanze nocive nell’atmosfera che stanno alterando i nostri equilibri ormonali. E che quindi sono interferenti endocrini.
La quantità degli spermatozoi si è praticamente dimezzata in tutto il mondo. Secondo alcuni studi internazionali con individui provenienti da vari Paesi europei, africani, sudamericani e asiatici il cambiamento nella funzionalità dell'organo genitale maschile sta minacciando la salute riproduttiva degli uomini.
Negli ultimi 50 anni si sono abbassati progressivamente i livelli di testosterone e gli uomini nascono invece con molti più difetti congeniti.
Per quanto riguarda la sua lunghezza, sarebbe aumentato negli ultimi 30 anni in media di 3 centimetri quando in erezione. Lo studio è stato pubblicato sul World Journal of Men's Health. Nessun cambiamento di lunghezza invece quando l’organo maschile è al riposo.
Gli scienziati sono preoccupati perché questo cambiamento indica che sta accadendo qualcosa nel corpo maschile e quindi nel sistema riproduttivo umano che non siamo ancora in grado di decifrare.
Il prossimo studio riguarderà i bambini per vedere se questi cambiamenti sono già diventati patrimonio genetico e oltre a misurare la loro altezza per monitorare la loro crescita si dovrà tenere sotto controllo anche la lunghezza del loro membro perché potrebbe essere un indicatore dello sviluppo precoce. Poi si passerà anche ad indagare gli organi riproduttivi delle donne.
E se la lunghezza del membro viene vissuto dagli uomini con imbarazzo perché prova della propria virilità, per le donne sarebbe completamente ininfluente perché non è invalidante per un sereno rapporto di coppia.